Il 25 e il 26 a Casa Africa Gemma ha organizzato due pranzi con cucina etnica
Una quindicina i commensali che hanno festeggiato insieme il Natale, di diversa provenienza e religione. C’erano studenti africani, russi e brasiliani, amici romani e americani , profughi eritrei e per tutti loro Gemma ha cucinato cibi etnici ma anche piatti della tradizione italiana come le lasagne e le orecchiette con le cime di rapa. E’ stata una festa della multi etnicità, allietata anche da canti e per l’occasione Casa Africa ha ricevuto il’appellativo di “Casa Mondo”.
“Il giorno di Natale è un giorno che mi piace molto perché quando arriva il Natale tanta gente sarà contenta. Alcune persone hanno l’opportunità di raggiungere la loro famiglia perché questo giorno nessuno può lavorare, quindi tutti hanno il tempo di fare da mangiare insieme e poi giocano. Anche a me piace molto perché è il giorno che possiamo fare il festeggiamento di Gesù’ cioè la memoria di Gesù’. Allora questo anno il Natale è stato molto bello per me perché sono stato con i miei amici nella nostra scuola. Abbiamo fatto una grande festa insieme, abbiamo mangiato tante cose buone che non mi ricordo il nome, abbiamo bevuto e abbiamo chiacchierato. Abbiamo cantato. Questo giorno io non volevo che finisse mai perché qui ho trovato la famiglia che mi mancava.”
Abbiamo scelto questo componimento fatto il 27 dicembre, durante la lezione di italiano, da uno dei ragazzi a cui abbiamo chiesto di descrivere la loro esperienza del Natale appena trascorso. E’ il lavoro di Raphael, giovane nigeriano di circa 20 anni, di religione musulmana, che vuole diventare stilista, frequenta la terza media in un CPIA , è iscritto ad una formazione di taglio e cucito e frequenta la scuola di italiano di Casa Africa da circa 10 giorni.