10 Settembre 2018
di Gemma
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Gioia comincia il suo corso di cucina!

Il premio di “Mamma Roma” a Casa Africa

Inizia oggi, 9 settembre, il corso di cucina presso “Colasanti Catering” di Tivoli per Gioia. Sarà lei a beneficiare del premio ricevuto da Casa Africa alla rassegna dei progetti di “Mamma Roma e i suoi figli migliori – Best Practices Awards 2018”. La struttura della Casa Famiglia presso cui è ospitata seguirà la frequenza e i progressi della ragazza nella preparazione dei cibi secondo la migliore tradizione italiana. La scorsa settimana abbiamo consegnato a Gioia la sua prima divisa da perfetta apprendista cuoca: giacca, cappello e scarpe, tutto rigorosamente bianco. Lei era felicissima e non vedeva l’ora che il suo corso potesse avere inizio. Se i risultati saranno positivi, il suo successivo programma di integrazione potrà magari prevedere occasioni ulteriori per consolidare questa esperienza che le auguriamo davvero possa essere importante per il suo futuro.  Siamo grati all’impresa Colasanti, sponsor della manifestazione “Mamma Roma e i suoi figli migliori”, per questa generosa offerta.

11 Luglio 2018
di Gemma
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Il progetto dei migranti impegnati nel verde

E’ già al suo secondo mese di attività il progetto “Orti urbani intergenerazionali e solidali” realizzato da una cordata di associazioni di volontariato, in cui quelle dedite ai temi ambientali e al rispetto del verde pubblico (A.Educ.A e Seniores, associazioni capofila del progetto) hanno incontrato quelle che hanno a cuore la socializzazione e l’integrazione dei migranti nel tessuto urbano di Roma. E’ il caso di Casa Africa, che  accompagna alle iniziative formative e alle mattinate di attività “sul terreno” 8 migranti tra i 18 e i 30 anni. Si tratta di giovani  che frequentano la scuola di italiano di Casa Africa e vivono in centri di accoglienza appena fuori Roma, tra Fiano Romano, Castelnuovo di Porto e altri centri della periferia romana: sono Kourouma, Sillah, Issa, Philip, Ernest, Amadou, Alphadjo, Abdulahi, vengono dalla Guinea, Nigeria e Costa d’Avorio.

Questo il primo dépliant che riassume le attività e il significato del loro impegno e i tanti fattori positivi di questo progetto. Pubblicazione_10L. Il progetto “Orti urbani” fornisce loro occasioni Continua a leggere →

27 Giugno 2018
di Gemma
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Studenti in crescita a Casa Africa!

In previsione, nuovi arrivi dai centri di accoglienza

Come ogni anno, verso l’inizio dell’estate, si riordinano le schede degli studenti di Casa Africa, ormai debordanti, e si procede a sistematizzarne i dati. Ecco la fotografia della nostra platea di beneficiari.

Negli ultimi 12 mesi , cioè tra giugno 2017 e maggio 2018, la Scuola di Italiano di Casa Africa ha accolto 320 studenti. Di questi, 211 hanno continuato a frequentare anche nell’anno in corso.

I nuovi iscritti nei primi cinque mesi del 2018 sono stati 147: il 61% sono uomini, ma il 39% sono donne. Un dato interessante, se si considera che il bisogno di alfabetizzazione e le occasioni di socializzazione con la popolazione italiana sono meno frequenti per le donne immigrate, spesso dedite alle azioni di cura familiare.

Quanto all’età, il 25% degli iscritti ha meno di 21 anni, il 46% tra i 21 e i 30 anni, il 29% più di 30 anni. Tra gli iscritti non figurano minori non accompagnati, ma i pochissimi minori che frequentano la Scuola di Casa Africa seguono i nostri corsi insieme a qualche altro familiare e hanno raggiunto il nostro paese proprio per ricongiungimento familiare. Questo avviene soprattutto nel periodo delle vacanze scolastiche.

Gli Studenti di Casa Africa provengono da 53 paesi diversi: un melting pot davvero eccezionale! Questo significa inoltre che la nostra scuola accoglie tutti coloro che ne hanno bisogno, senza distinzione.
Prevale naturalmente la provenienza dai Paesi africani, con il 58%, al secondo posto troviamo i Paesi dell’America Latina presenti per il 31%, e con un certo stacco figurano i paesi dell’Asia, al 6%. Infine, per completare il quadro, da altri paesi europei proviene il 5% degli studenti, quasi sempre studenti universitari, che si stabiliscono a Roma per continuare gli studi o per un “semestre Erasmus”.
Con l’estate e la chiusura delle scuole di italiano presenti nei centri di accoglienza, si aspettano nuovi arrivi! Noi siamo pronti: esercizi, letture e lavagne con gessetti e pennarelli !!!

16 Giugno 2018
di Gemma
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Un libro per combattere l’oblio: “Hitler non è mai esistito”

A Casa Africa la presentazione del libro con Gemma Vecchio

Il 21 giugno alle ore 18,30, Casa Africa, nella sua sede di Via degli Artisti, ospiterà la presentazione di un volume di Celid  Editore, scritto da Furio Colombo e Vittorio Pavoncello, che offre interessanti spunti di riflessione per meglio orientarsi nella nostra attuale fase politica e sociale.

Già corrispondente da New York di varie testate giornalistiche, docente alla Columbia University e autore di numerosi servizi per la Rai, Furio Colombo ha da tempo rivolto la sua attenzione e la sua analisi alle trasformazioni e agli sviluppi del mondo contemporaneo – della società statunitense in particolare –  ma rimane un attento osservatore e attore della politica italiana, essendo stato anche parlamentare, come deputato e senatore.

Coautore del libro è Vittorio Pavoncello, Presidente della Federazione Italiana Maccabi, federazione che raccoglie ed organizza le attività sportive e culturali delle comunità ebraiche nel mondo. Membro dell’Europarlamento Ebraico, è Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Alla presentazione del libro, che sarà coordinata da Gemma Vecchio, presidente di Casa Africa, parteciperanno anche Antionio Ingroia, già magistrato e deputato italiano e autore di numerosi saggi, e Franco Salvatori, Presidente della Società Geografica Italiana e docente all’Università Tor Vergata di Roma.

30 Maggio 2018
di Gemma
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Progetto “Orti urbani intergenerazionali e solidali”

 Le opportunità del verde urbano per i nostri ragazzi

Firmata la convenzione tra le Associazioni capofila del progetto, A.Educ.A e Seniores e Roma Capitale l’11 maggio scorso, hanno preso il via le mattinate del progetto “Orti Urbani” che vedono coinvolti dieci studenti di Casa Africa e altri sei studenti dell’Associazione Acisel, affiliata a Seniores.  Le attività prevedono sia la formazione teorica, che le esperienze sul campo. Le prime lezioni teoriche, ad opera di un affermato agronomo forestale, esperto del verde e del paesaggio urbano, si sono concentrate sulle tante opportunità lavorative che offre il mondo del verde pubblico (dalla manutenzione di parchi, giardini, la pulizia dei bordi delle strade, la potatura degli alberi, lo sfalcio), come anche la gestione e manutenzione degli spazi verdi dei condomini e delle proprietà private, cui si aggiungono le attività del settore floro-vivaistico e quelle delle aziende agricole e multifunzionali di cui è ricco il territorio della capitale, dentro e fuori l’anello del raccordo. Sul campo, i ragazzi hanno invece già assistito alla potatura di un ulivo presso l’orto di via Greve, area Magliana-Villa Bonelli, dove hanno anche potuto vangare il terreno e piantare le patate rosse. Il giorno dopo, compito scritto a Casa Africa sulle attività svolte, per fissare le idee e il lessico appreso! Davvero meritevoli di lode i loro elaborati, a testimoniare che hanno preso con serietà questo primo progetto di formazione e volontariato attivo in un settore che potrebbe offrire loro veramente competenze e opportunità utili per il loro futuro.

12 Maggio 2018
di Gemma
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Una chat per socializzare e organizzare uscite

Una quindicina di studenti di Casa Africa hanno creato una chat WhatsApp per formare un gruppo social. 

Ideatori  di questa chat sono Abdoullaye, un ragazzo maliano di 21 anni che frequenta i nostri corsi da oltre un anno e Crispim, l’amministratore della chat, che è uno studente adulto, brasiliano, anche lui assiduo frequentatore della Scuola di Italiano di Casa Africa. Abbiamo posto alcune domande ad Abdoullaye, che ha qualche idea sugli sviluppi di quest’iniziativa.

Abdoullaye, cosa volete fare con questa chat?

Per me la chat non serve solo per salutarci e fare chiacchiere, ma per fare sensibilizzazione sui temi dell’integrazione in Italia.

Perché avete inserito nella chat anche delle insegnanti?

Noi abbiamo inserito insegnanti nella chat perché abbiamo bisogno di idee e i maestri ci possono dare una mano.

Vi piace l’atmosfera di Casa Africa?

Casa Africa è un bella casa per tutti gli studenti, dove stiamo bene e ci sentiamo integrati.

Che differenza hai sentito tra la scuola di Casa Africa e la scuola di Via Palestro?

Io sento un po’ di differenza tra le due scuole. La scuola di Via Palestro è una scuola pubblica e Casa Africa è scuola di associazione, i compiti sono diversi.

Hai parlato anche con Gemma di qualche attività che volete avviare con il gruppo ?

Si, ho chiesto a Gemma di poter trovarci con i ragazzi della chat il sabato a Casa Africa per discutere tra noi e poi andare insieme a vedere monumenti di  Roma. Ho chiesto se era d’accordo per darci la chiave e usare Casa Africa per i nostri incontri.

E Gemma ti ha dato il permesso?

Si, è stata gentile e ha detto che lei è contenta se lo facciamo.

21 Aprile 2018
di Gemma
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Roma Best Practices Award 2018: abbiamo vinto un corso di cucina per Destiny !

Nella categoria di “Roma cresce bene”, la Scuola di Italiano di Casa Africa ha vinto un corso di cucina per una delle sue allieve: Destiny! Lo sponsor che offrirà il corso è la “Colasanti Catering” che ringraziamo sentitamente.

Destiny era stata citata nel progetto presentato a marzo al concorso per le migliori pratiche di volontariato di Roma, perché rappresenta un caso molto particolare tra gli allievi di Casa Africa. Quasi tutti gli studenti di Casa Africa si trovano infatti in centri di accoglienza in quanto richiedenti asilo, cioè il loro iter per il riconoscimento dello status giuridico di rifugiato è in corso. Ma Destiny questo percorso l’ha già esaurito, ed in pochi mesi ha ottenuto la protezione per motivi umanitari, uscendo in tal modo dal circuito dell’accoglienza. A vent’anni, proveniente dalla Nigeria, non è riuscita in poco tempo a trovare un lavoro, né una casa dove alloggiare, ma per fortuna può dormire nell’ostello della Caritas, mangiare alla loro mensa, e per migliorare il suo italiano Destiny frequenta la nostra Scuola Continua a leggere →

20 Aprile 2018
di Gemma
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Conoscere per comprendere : Conferenza al Gioberti sul fenomeno migranti

La Scuola di italiano di Casa Africa sta diventando ormai una referenza per chi voglia conoscere da vicino il fenomeno dei giovani migranti a Roma.

Preparata in circa tre settimane insieme ad uno dei professori di materie letterarie dell’Istituto alberghiero Gioberti, Roberto Delle Cese, la conferenza aveva lo scopo di avvicinare, in poco più di 2 ore, gli studenti dell’istituto di Trastevere alla realtà delle migrazioni dall’Africa. Nel costruire il filo logico dell’evento si è pensato, da un lato, di porre gli studenti romani di fronte alle storie drammatiche di altri giovani come loro, e dall’altro, di fare luce sul quadro di regole che scandiscono l’accoglienza dei migranti e dei rifugiati in Italia, mostrando come questo non sia affatto un fenomeno incontrollato, per quanto innegabilmente complesso.  Volevamo infatti smontare i tanti pregiudizi che circolano tra i giovani e sui social in tema di migranti, portando nella scuola soprattutto i protagonisti in carne e ossa di questa problematica realtà. Sono state scelte due storie diverse, raccontate proprio dai due ragazzi che le hanno vissute.

Il primo,  che è in Europa da ormai sette anni e ha lavorato in Italia, Germania, Spagna, è Zitta, un giovane della Costa d’Avorio che ha lasciato il suo paese, dove era bracciante agricolo insieme al padre e altri 4 fratelli e sorelle, per cercare lavoro dapprima in altri paesi africani – un po’ come succede ai nostri giovani che si spostano in Europa per lavoro – e poi, nel 2011, una volta in Libia, si è imbarcato verso l’Italia con altri 300 migranti. Poi su una delle navi dell’operazione Mare Nostrum  è approdato a Catania, da lì i in Basilicata, dove, una volta acquisito il permesso di soggiorno per motivi umanitari, ha lavorato a Matera e, successivamente in altri paesi europei. Il suo sogno, oggi: diventare mediatore cultuale per qualche ONG, vista la sua buona conoscenza di lingue africane ed europee.

Poi, a raccontare la sua storia è stata la volta di Mardoché, un ragazzo congolese che a 17 anni si è trovato nel mezzo di una guerra di un’oligarchia sanguinaria. Continua a leggere →

19 Aprile 2018
di Gemma
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Serata di social cooking : invitata d’eccezione Destiny

Una serata speciale per Destiny, studentessa di Casa Africa, invitata, il 18 aprile, ad una serata di cucina da un gruppo internazionale di signore in un tour di studio a Roma.

Venivano da San Francisco, New York, Londra, Bruxelles, e anche dalle lontane Haway una dozzina di signore impegnate per cinque giorni in una visita-studio nella capitale sul ruolo della donna nell’antica Roma. Guidate da una coach internazionale, Dorian, cugina di una insegnante volontaria di Casa Africa, che ha creato Women Agents Of Change, le signore hanno voluto conoscere questa realtà romana di promozione sociale di cui avevano tanto sentito parlare da Dorian e dare l’opportunità ad una ragazza che la frequenta di passare una serata diversa, preparando ravioli e fettuccine sotto la guida esperta di Loretta e Anna Rita che collaborano alla divulgazione dei prodotti di qualità dei “presidi Slow Food” e al loro utilizzo nella cucina italiana di tradizione. Durante la serata è stata donata una somma alla Scuola di Casa Africa per l’utilizzo in progetti formativi per le ragazze che la frequentano. Ringraziamo di cuore le generose signore e Dorian in particolare! e anche “Mind, cibo per la mente” che ci ha ospitato.

11 Aprile 2018
di Gemma
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RSI: la parola agli studenti di Casa Africa

Un servizio del TG di Radiotelevisione  svizzera di lingua Italiana ha focalizzato la percezione del razzismo da parte dei migranti a Roma.

Era il 6 febbraio, ad una settimana dal terribile delitto di Macerata, quando il corrispondente di RSI a Roma ha intervistato alcuni ragazzi della nostra scuola sulla loro percezione della preoccupante ondata di razzismo che stava connotando la propaganda elettorale in quel momento. Loro, sia pure tradendo qualche emozione davanti alla macchina da presa, hanno offerto con pacatezza il loro punto di vista. Nell’intervista, Abdoullaye racconta che gli è capitato di rassicurare sull’autobus una signora che proteggeva la sua borsetta sospettandolo forse di volerla borseggiare, Mamadou sostiene che tra i migranti ci sono buoni ragazzi, ma c’è anche chi sbaglia, come dappertutto, e infine Luc, un po’ disincantato, dice che il razzismo esiste da sempre e non finirà certo domani…Insomma, sembrano commenti di chi ha messo in conto già da tempo che il percorso verso una vita migliore comprende anche tortuosi sentieri in salita.

CLIP: https://youtu.be/lCtcUrFDBBo

SERVIZIO INTERO: https://youtu.be/uROSUdpbApk