gli immigrati stipati nelle prigioni e nei condomini libici, con le ginocchia attaccate alla pancia, senza cibo e acqua.
Non bisogna augurarsi di essere felici solo a Natale e a Pasqua ma bisogna esserlo tutto l’anno.
Sarebbe bello se ognuno di noi individuasse un bisognoso tra amici, parenti, vicini di casa, senza tetto e sconosciuti, e lasciasse sulla soglia della loro porta una spesa di prima necessità con scritto
“UN GESTO D’AMORE”.
La solidarietà è l’unica via di salvezza. Per tutti noi.
Fidatevi: Dio è amore
Gemma Vecchio