Il Rito del Caffè
* Il Caffè é spesso preparato da una “SERATEGNA” (donna che fa tutto),
a volte dalla donna di casa (padrona) o da un membro della famiglia.
Il rito del caffè, contributo musulmano alla identità nazionale
etiope.Dalle sue annate d’arabica del Harar, del Sidamo o del
Kaffa, il cafè etiope é internazionalmente celebre e apprezzato.
In Etiopia stesso,questa bevanda é indispensabile nei momenti
di convivialità, e la procedura rituale che disciplina la sua
preparazione, costituisce una delle poche tradizioni di dimensione
veramente nazionale, perchè supera le compartimentazioni etniche e
religiose. Questa pratica é espressa in diverse varianti.
La coesistenza fra cristiani e musulmani si sono giocati nella storia
questa bevanda e ed hanno partecipato alla costruzione dell’identità
nazionale etiope.
Una tradizione inventata
Si potrebbe pensare che la predilezione degli etiopi per
il caffè é antica, anche immemoriale, perchè i botanici
hanno identificato le montagne dell’Etiopia meridionale
come il luogo di origine probabile della pianta del caffè.
Il rituale etiope del caffè procede in un modo di preparazione
e di consumo anticamente praticato dai musulmani dell’Etiopia,
ma é solo a partire dell’inizio del XX° secolo che questa bevanda
ha iniziato ad essere consumata da tutti gli etiopi.
La sua laicità e la sua propagazione sono dei fenomeni molto
recenti, contemporanemente alla costruzione dello Stato
nazionale contemporaneo, fondato sul modello della cultura
cristiana “Amhara” .
Precedentemente, il caffè era stato preparato nelle società
musulmane o pagane, particolarmente durante le cerimonie
religiose con lo scopo di stimolare l’ardore della preghiera.
Per i Cristiani, bere del caffè era formalmente proibito,
al punto di essere considerato come un atto di apostasia.
Il caffè era un ingrediente particolarmente propizio a questa
conciliazione perchè la sua preparazione e la sua consumazione
formano uno spazio di convivialità che favorisce l’intrattenimento
di relazioni di buon vicinato (di casa).
E’ questa trasformazione di una pratica rituale musulmana
di ordine mistico infatti caratteristica dell’identità nazionale.
La tradizione più ricorrente a proposito del processo di
secolarizzazione del caffè dice che i Cristiani di Etiopia
hanno adottato questa bevanda nel corso della grande carestia
che durò tra il 1888 e 1892, perché avvrebbero constatato che i
musulmani resistevano meglio alla fame e alle epidemie.
* L’accoglienze degli Etiopi é straordinaria, molto conviviale,
ogni visitatore ha il piacere di partecipare alla “Cerimonia
del Caffè”, rituale tradizionale in questo paese dove l’ospitalità
é conforme alla gentilezza di questo popolo. E’ un modo per ricevere
le famiglie, amici, visitatori stranieri, qualsiasi sia il colore
della pelle . Non si vede il tempo che passa,ci si sente bene in ogni
momento.
Il caffè chiamato “Bounna”, di origine etiope non é torrefatto.
La cultura del caffè é una delle principali risorse di reddito
e rappresenta il simbolo dell’ospitalità.
Il caffè é spesso prepato da una “Serategna” (donna che fa tutto),
a volte anche dalla donna di casa o un membro della famiglia.
M.BA
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del Jazz a Villa Osio